Nel cuore delle Dolomiti, Hervé Barmasse e la Maratona dles Dolomites - Enel lanciano la SUPERMARATONA, un progetto unico che unisce la passione sportiva a un viaggio rievocativo, invitando a scoprire la storia e la cultura delle Dolomiti attraverso il ciclismo. Il percorso, lungo oltre 285km con un dislivello di 8500 metri, attraversa 13 passi iconici, offrendo una sfida senza precedenti per celebrare tutte le salite storiche della Maratona dles Dolomites - Enel.
La Supermaratona è concepita come una sfida personale che ciascuno può affrontare secondo le proprie capacità e tempi. Non è prevista alcuna classifica né premi di partecipazione. Su questa pagina potete trovare l’altimetria e la planimetria della Supermaratona, oltre alla traccia GPS scaricabile in fondo alla pagina. Il percorso verrà successivamente caricato su Strava.
Nel cuore delle Dolomiti, Hervé Barmasse e la Maratona dles Dolomites - Enel lanciano la SUPERMARATONA, un progetto unico che unisce la passione sportiva a un viaggio rievocativo, invitando a scoprire la storia e la cultura delle Dolomiti attraverso il ciclismo. Il percorso, lungo oltre 285km con un dislivello di 8500 metri, attraversa 13 passi iconici, offrendo una sfida senza precedenti per celebrare tutte le salite storiche della Maratona dles Dolomites - Enel.
La Supermaratona è concepita come una sfida personale che ciascuno può affrontare secondo le proprie capacità e tempi. Non è prevista alcuna classifica né premi di partecipazione. Su questa pagina potete trovare l’altimetria e la planimetria della Supermaratona, oltre alla traccia GPS scaricabile in fondo alla pagina. Il percorso verrà successivamente caricato su Strava.
Hervé Barmasse ha portato a termine per primo questo percorso ad inizio luglio 2024 in 15 ore effettive, affrontando l’imponente dislivello, che ricorda con i suoi numeri le montagne di 8000 metri. Una prova di resistenza fisica che l’alpinista ha definito simile alle scalate in Himalaya: "Pedalare per così tante ore è simile alle grandi scalate dell’Himalaya o i concatenamenti sulle Alpi, dove la mente gioca un ruolo cruciale nel superare le difficoltà come fatica, gestione del freddo e del rischio. Sembrerà strano a dirsi, soprattutto perché sono un’alpinista, ma durante il percorso la difficoltà maggiore è stata affrontare le temperature gelide, a cui aggiungo le lunghe ore in solitudine. Tuttavia, ho vissuto momenti di intensa connessione con la natura, come durante la salita al Pordoi in completa oscurità, dove il silenzio e il fruscio del vento hanno creato un’atmosfera quasi magica. Pedalare sui passi alpini, di notte, è uno dei ricordi più belli di questa esperienza".