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Maratona dles Dolomites - Enel - 06 luglio 2025

Dove la luce incontra la pietra, nasce la medaglia della Maratona

Non si tratta di semplici medaglie, ma di pezzi unici: autentiche testimonianze che riflettono l’armoniosa fusione tra la bellezza naturale delle Dolomiti e l’eccellenza artigianale dei loro creatori.Quest’anno, la medaglia è fortemente legata al tema della luce – LÜM. E perché? Ve lo spieghiamo nelle prossime righe.

Il colore della pietra utilizzata richiama quello delle montagne (in particolare del Sass dla Crusc) durante il fenomeno dell’Enrosadira, che dona una luce magica alle nostre splendide vette. L’enrosadira è un fenomeno ottico tipico delle Dolomiti, in cui le cime si tingono di rosa, arancione e rosso durante l’alba e il tramonto.

Non si tratta di semplici medaglie, ma di pezzi unici: autentiche testimonianze che riflettono l’armoniosa fusione tra la bellezza naturale delle Dolomiti e l’eccellenza artigianale dei loro creatori.Quest’anno, la medaglia è fortemente legata al tema della luce – LÜM. E perché? Ve lo spieghiamo nelle prossime righe.

Il colore della pietra utilizzata richiama quello delle montagne (in particolare del Sass dla Crusc) durante il fenomeno dell’Enrosadira, che dona una luce magica alle nostre splendide vette. L’enrosadira è un fenomeno ottico tipico delle Dolomiti, in cui le cime si tingono di rosa, arancione e rosso durante l’alba e il tramonto.

Alla base di queste preziose medaglie ci sono materiali selezionati con cura: 1,5 metri cubi di robuste tavole di legno di cirmolo, spesse 60 mm. Ma il vero protagonista è la sabbia di pietra rossa, raccolta ai piedi del maestoso Sas dla Crusc (Sasso Santa Croce, a Badia). Proprio lì, dove luoghi e toponimi portano il segno di questa pietra, come “Crëpa cöcena” (pietrone rosso) o “Piz Cöce” (colle rosso).

Il processo di creazione inizia con la suddivisione delle tavole di cirmolo in pezzi più piccoli. Su questi, tramite la tecnica della bruciatura, viene applicato il logo LÜM. Successivamente si lavora la pietra rossa: prima viene spaccata, poi macinata fino a diventare una fine polvere. La sabbia ottenuta viene quindi setacciata. Questa polvere viene inserita come riempimento nell’incisione del logo LÜM, per poi essere spazzolata con cura. Dalle tavole, levigate per eliminare ogni eccesso, vengono poi ricavati i dischi in legno – circa 8.000 pezzi. 

Sul retro di ogni medaglia viene impresso il timbro con il logo della Maratona dles Dolomites – Enel, la scritta finisher e la data. Infine, viene praticato un foro per l’inserimento del laccetto, trasformando così questi semplici dischi in ricordi tangibili di una sfida epica e di un’esperienza indimenticabile tra le vette dolomitiche.

Questo processo artigianale è stato reso possibile grazie al genio creativo di Daniel Frenes e al prezioso supporto della ditta MALBO SRL. A loro va il nostro più sincero ringraziamento per aver contribuito anche quest’anno alla realizzazione di ottomila medaglie uniche, splendide e cariche di significato.

Ora, il compito di conquistarle spetta a voi!

Sul retro di ogni medaglia viene impresso il timbro con il logo della Maratona dles Dolomites – Enel, la scritta finisher e la data. Infine, viene praticato un foro per l’inserimento del laccetto, trasformando così questi semplici dischi in ricordi tangibili di una sfida epica e di un’esperienza indimenticabile tra le vette dolomitiche.

Questo processo artigianale è stato reso possibile grazie al genio creativo di Daniel Frenes e al prezioso supporto della ditta MALBO SRL. A loro va il nostro più sincero ringraziamento per aver contribuito anche quest’anno alla realizzazione di ottomila medaglie uniche, splendide e cariche di significato.

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